La Traumatologia pediatrica si distingue in maniera netta da quella dell’adulto.
Poliambulatorio San Giacomo, Cure e diagnosi delle patologie pediatriche.
La Traumatologia pediatrica si distingue in maniera netta da quella dell’adulto.
I traumi e le fratture in età evolutiva rappresentano una delle prime cause di accesso in pronto soccorso negli Ospedali pediatrici.
Le fratture in età pediatrica si distinguono da quelle dell’adulto per quattro principali caratteristiche:
Presentano pattern di frattura particolari legati alla specifica costituzione dell’osso del bambino
Sono soggette a tempi diversi e modalità diverse di guarigione
Colpiscono ossa in accrescimento
Alcune fratture sono soggette a rimodellamento osseo
Interessano frequentemente la mano, il polso, il gomito e le ossa lunghe dell’arto superiore (radio, ulna, omero), in quanto nei bambini prevale il meccanismo di difesa a braccia protese in occasione delle cadute. Le fratture a seguito di caduta sono altresì frequenti in soggetti prepuberi ed adolescenti che si dedicano sempre più spesso ad attività sportive agonistiche e ad alto impatto funzionale.
Le fratture di femore, tibia, perone e caviglia sono legati a traumi di maggiore intensità, spesso necessitano di sintesi chirurgica in particolar modo negli adolescenti e sono soggette al caratteristico “picco invernale” a causa delle attività su neve e ghiaccio.
Uno spazio peculiare lo detengono i DISTACCHI EPIFISARI ovvero fratture che interessano specificatamente la cartilagine di accrescimento (fisi) dell’osso la quale, non essendo calcificata, è più debole e meno resistente alle sollecitazioni.
Essendo le fisi responsabili dell’apporto di nuovo osso, una loro lesione può provocare in alcuni casi il rallentamento o l’arresto della crescita con conseguente comparsa di deformità. Per tale motivo è opportuno in casi specifici accompagnare il Paziente non solo fino alla guarigione, ma monitorarlo nel tempo nelle diverse fasi di crescita e sviluppo.
Il trattamento delle fratture prevede ancora il forte utilizzo di apparecchi gessati, classici o in vetroresina a seconda se sia necessario o meno effettuare una “manovra riduttiva”; i tutori trovano spazio per alcune fratture (es clavicola o spalla) o dopo un primo trattamento in gesso.
Tuttavia alcune fratture, come le scomposte, o quelle che presentino alto rischio di complicazioni o di deformità residue, necessitano di trattamento chirurgico ortopedico. L’obiettivo del trattamento è il ripristino della corretta anatomia nel rispetto dei tessuti del bambino, utilizzando mezzi di sintesi a basso impatto e sfruttando, ove possibile, tecniche poco invasive “a cielo chiuso”. La Chirurgia delle fratture asseconda la biologia dei piccoli Pazienti.
Dopo un fisiologico tempo di immobilizzazione, a seconda della sede e del tipo di frattura, può rendersi necessaria una rieducazione motoria adeguata tramite fisioterapia specifica, mirata al ripristino della funzione di un arto ed al gesto atletico specifico per chi pratica sport agonistico.